
Le auto a metano hanno rappresentato per anni una delle soluzioni più economiche per chi percorre molti chilometri e cerca una mobilità più ecologica. Tuttavia, il 2025 si apre con tanti interrogativi: l’aumento dei costi, la riduzione dei modelli disponibili, l’incertezza sugli incentivi e una rete di distribuzione non sempre capillare. Ma è davvero finita l’era del metano? Oppure, con una scelta ben ponderata, è ancora possibile risparmiare migliaia di euro ogni anno?
In questa guida completa scoprirai tutto quello che conta sapere prima di acquistare un’auto a metano o convertire la tua a benzina, con dati aggiornati, valutazioni tecniche e consigli pratici.
Metano, GPL e benzina sono tre soluzioni completamente diverse per alimentare la propria auto. Spesso vengono messe a confronto senza considerare le vere differenze che incidono sull’esperienza di guida, sui consumi e sulle spese di gestione.
Il metano permette di percorrere mediamente tra 20 e 23 km con un solo kg di gas, rendendolo la soluzione più efficiente in termini di costo per chilometro. Il GPL è meno performante e consente percorrenze intorno agli 8-10 km/l, mentre la benzina si attesta sui 13-15 km/l, ma con un costo al litro ben più alto.
In termini di risparmio, il metano può garantire un taglio del 30-50% sulla spesa carburante annua rispetto alla benzina.
Il metano è disponibile in circa 1.500 stazioni di rifornimento sparse sul territorio nazionale, ma con una forte concentrazione al Nord. Il GPL ha una presenza più capillare, con oltre 4.000 distributori. La benzina è ovviamente disponibile ovunque.
Se vivi in zone rurali, montane o meridionali, è fondamentale verificare la presenza di impianti prima di acquistare un’auto a metano.
Il pieno di metano può richiedere fino a 10 minuti, soprattutto in orari di punta, a causa della pressione e dei tempi tecnici. Il GPL si rifornisce in 2-3 minuti, come la benzina. Il metano offre anche l’opzione self-service, ma non tutti i distributori la supportano.
I serbatoi a metano devono essere sottoposti a collaudo ogni 4 anni, un controllo obbligatorio per garantire la sicurezza del veicolo. Il GPL, invece, richiede il collaudo ogni 10 anni.
I costi di manutenzione dell’impianto a metano sono leggermente superiori, ma compensati dal risparmio sul carburante.
Le auto a metano possono essere parcheggiate senza limitazioni anche in garage interrati. Le vetture a GPL omologate dopo il 2001 possono accedere al primo piano interrato, ma restano escluse dai livelli inferiori.
Quando si parla di risparmio, è importante fare i conti con tutti gli aspetti economici, dall’acquisto all’uso quotidiano. Il 2025 vede ancora il metano come l’alternativa più conveniente alla benzina, ma con alcune variabili importanti.
Il prezzo del metano varia tra 1,20 e 1,60 €/kg, con un pieno medio da 12-15 € per 250-300 km di autonomia. La benzina, a circa 1,85 €/l, garantisce percorrenze inferiori e un costo per km quasi doppio.
Un automobilista che percorre 20.000 km l’anno può risparmiare tra 1.000 e 1.400 € rispetto all’utilizzo esclusivo di benzina. In due anni si può recuperare ampiamente l’investimento iniziale per un impianto retrofit.
Fino a metà 2024, è stato attivo un bonus retrofit di 800 € per chi installava impianti a metano su auto Euro 4 o superiori. Nel 2025, gli incentivi non sono ancora garantiti e vanno verificati caso per caso presso gli installatori autorizzati.
In molte regioni italiane, le auto a metano godono di esenzione dal bollo per 5 anni o di riduzioni fino al 75%. Questo si traduce in un ulteriore risparmio annuo di 150-300 € a seconda della potenza del veicolo.
Il mercato delle auto a metano di serie si è molto ristretto, ma alcune case automobilistiche continuano a offrire modelli nuovi o recenti.
Tra i più interessanti troviamo:
Il mercato dell’usato offre buone opportunità con modelli come Fiat Panda Natural Power, Fiat Qubo, Lancia Ypsilon Ecochic, Opel Zafira Tourer. Attenzione allo stato dei serbatoi e alle scadenze di revisione.
Convertire un’auto a benzina con impianto a metano può costare tra 1.500 e 2.500 € a seconda del tipo di motore e dell’impianto scelto (aspirato o sequenziale). La scelta è vantaggiosa se si percorrono molti chilometri ogni anno.
Il funzionamento di un veicolo a metano richiede conoscenze più approfondite rispetto ad altre alimentazioni.
L’impianto a metano comprende una centralina elettronica, un riduttore di pressione, iniettori dedicati e uno o più serbatoi ad alta pressione (200-220 bar). Il motore utilizza la benzina solo all’avvio o in caso di emergenza.
I serbatoi devono essere omologati secondo le normative europee e collaudati ogni 4 anni presso un centro autorizzato. Il costo medio del controllo è di circa 80-120 €.
Oltre ai controlli periodici, è importante sostituire regolarmente i filtri del gas, verificare la tenuta delle tubazioni, e aggiornare la taratura dell’impianto per garantire prestazioni e consumi ottimali.
Il metano è uno dei carburanti più puliti disponibili oggi.
Le auto a metano emettono una quantità molto ridotta di ossidi di azoto (NOx), particolato e idrocarburi incombusti, contribuendo a ridurre l’inquinamento nelle aree urbane.
Rispetto a un’auto a benzina, il metano garantisce una riduzione delle emissioni di CO₂ fino al 25%, rendendolo una scelta intelligente anche in ottica ambientale.
Molti comuni italiani consentono alle auto a metano di circolare nelle ZTL, anche durante le giornate di blocco del traffico. Questo vantaggio è molto utile per chi vive o lavora in città.
Le auto a metano stanno subendo una contrazione dell’offerta, ma ci sono ancora margini di convenienza, soprattutto nel breve e medio termine.
Le nuove normative europee Euro 7, in vigore da luglio 2025, impongono limiti ancora più severi sulle emissioni. I motori a metano restano tra i più puliti tra quelli termici, ma i costruttori potrebbero decidere di concentrarsi solo su ibrido ed elettrico.
Alcuni distributori stanno chiudendo per scarsa domanda, mentre altri stanno riconvertendo a biometano. Chi intende acquistare un’auto a metano dovrebbe sempre verificare la disponibilità di stazioni vicino ai propri percorsi abituali.
Il futuro del settore potrebbe essere rappresentato dal biometano, un gas prodotto da scarti organici che riduce l’impatto ambientale e rende l’auto quasi neutra in termini di emissioni.
Se vuoi un’auto che ti faccia risparmiare davvero e hai le giuste condizioni di utilizzo, il metano è ancora una scelta validissima nel 2025. Ma devi muoverti ora, prima che diventi troppo tardi.
Amministratore di RuoteMagiche.it ed editore di questo blog in qualità di appassionato di automobili.