
Negli ultimi anni si è diffusa una convinzione quasi religiosa: le auto elettriche e ibride sarebbero delle bombe ambulanti pronte a esplodere al minimo urto. Un mito duro a morire, come la leggenda dell’uomo nero che rapisce i bambini, ma con un sapore più tecnologico e moderno. Ma quanto c’è di vero?
Spoiler: pochissimo.
Per comprendere l’origine di questa psicosi collettiva dobbiamo tornare ai primi incidenti delle Tesla Model S. Alcuni incendi documentati fecero il giro del mondo, complici i titoli sensazionalistici: “Tesla in fiamme dopo urto contro detriti stradali”. Ebbene sì, se colpisci un oggetto metallico a 130 km/h, anche una batteria ben protetta può danneggiarsi. Ma la notizia fu trattata come se fosse un’esplosione nucleare su ruote.
Da lì, la miccia si è accesa. I social hanno amplificato il fenomeno con video e immagini mozzafiato, alimentando la leggenda dell’auto elettrica killer. Ma la realtà è ben diversa.
Analizziamo le statistiche ufficiali di incendi per tipologia di veicolo:
Tipologia veicolo | Incendi per 100.000 unità |
---|---|
Auto a benzina/diesel | 1.529 |
Auto ibride | 3.475 |
Auto elettriche | 25 |
Sì, hai letto bene: le auto elettriche sono le meno soggette a incendi. E se ti stai chiedendo perché le ibride siano in cima alla classifica, la risposta è semplice: hanno doppia complessità meccanica ed elettronica, un mix perfetto per i cortocircuiti se mal progettate o mal manutenzionate.
Il motivo è puramente psicologico e mediatico. Quando un’auto elettrica prende fuoco, le immagini sono spettacolari: fumo bianco, scintille, fiamme intense. Sembra di assistere a un film di Michael Bay.
In realtà, il rilascio energetico di una batteria al litio che va in thermal runaway è paragonabile – e spesso inferiore – a quello di un serbatoio pieno di benzina che si incendia. Ma l’abitudine gioca brutti scherzi: siamo abituati alle auto termiche che bruciano, mentre l’auto elettrica fa ancora notizia perché è la novità che fa paura.
Ora entriamo nel tecnico. Una batteria al litio:
Le batterie al litio possono rilasciare gas tossici e incendiarsi, ma non possono fisicamente deflagrare come un ordigno. Il termine “esplosione” è mediaticamente appetibile ma scientificamente scorretto.
Le batterie delle auto elettriche:
La maggior parte degli incendi di auto ibride avviene per cortocircuiti o malfunzionamenti nel sistema elettrico, spesso legati a componenti termiche tradizionali più che alle batterie. Ma nessuno condivide video di una Toyota Prius fumante: l’auto elettrica invece fa click, views e indignazione.
Un litro di benzina contiene circa 8,8 kWh di energia, mentre una batteria Tesla da 75 kWh distribuisce la stessa energia su centinaia di kg di celle, prive di vapori compressi. Questo significa che una tanica di benzina è molto più pericolosa di una batteria a parità di energia.
La realtà è che l’auto elettrica è molto più sicura di un’auto termica. Ma l’idea che qualcosa di nuovo possa prendere fuoco autonomamente scatena le paure più profonde dell’essere umano, come accadde per:
L’auto elettrica, semplicemente, è la nuova arrivata da demonizzare.
Se ti stai ancora chiedendo se le auto elettriche prendono veramente fuoco, la risposta è: sì, ma molto meno di quelle a benzina. E no, non esplodono. A meno che tu non viva in un film di Fast & Furious.
Amministratore di RuoteMagiche.it ed editore di questo blog in qualità di appassionato di automobili.