Auto usate da evitare nel 2025: la guida definitiva per non sbagliare

Auto usate da evitare nel 2025: la guida definitiva per non sbagliare

18 Giugno 2025
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🚩 Perchè questa guida è importante

Il mercato dell’usato in Italia è cresciuto esponenzialmente: prezzi del nuovo alle stelle e tempi di attesa lunghissimi hanno spinto sempre più automobilisti verso vetture di seconda mano. Tuttavia, non tutte le auto usate offrono un buon rapporto qualità/prezzo: alcune presentano guasti gravi, manutenzioni frequenti o tecnologie problematiche. In questa guida scoprirai i modelli venduti in Italia di cui è meglio diffidare, con dettagli su anni e motorizzazioni incriminate.

🔍 I modelli da evitare assolutamente

1. Ford Focus 1.0 EcoBoost (3a gen fino al 2018)

Molti problemi alla catena di distribuzione, valvole e intercooler. Il rischio è di arrivare a danni gravi non coperti da garanzia. Meglio orientarsi sulla 4a generazione

2. Ford Mondeo IV (2014–2018) – 2.0 EcoBoost / 2.0 TDCi

La quarta generazione della Mondeo, commercializzata dal 2014 al 2022, ha avuto richiami per perdite di acido dalla batteria. Le versioni da evitare sono il turbobenzina 2.0 EcoBoost (203–240 CV) e il diesel 2.0 TDCi (150–210 CV), soprattutto nelle combinazioni con cambio automatico. Molti problemi evidenziati su sospensioni, cambio e olio del motore.

3. Škoda Scala (2019–2023) – 1.0 TSI e 1.5 TSI

La Scala, disponibile dal 2019, ha mostrato criticità nel cambio DSG con cambiate brusche, problemi ai freni, ammortizzatori rumorosi e malfunzionamenti del sistema infotainment. Le motorizzazioni interessate includono il ben noto 1.0 TSI (95–115 CV) e il 1.5 TSI (150 CV) .

4. Tesla Model 3 (2018–2022) – tutte potenze

Nonostante il suo successo, la Tesla Model 3 ha avuto un tasso di fallimento da revisione del 14–15% dopo 2–3 anni, soprattutto su sospensioni e freni. Anche l’elettronica (touchscreen, fari, sterzo) ha evidenziato criticità . Le versioni usate disponibili in Italia dal 2019 al 2021 si trovano spesso ben lontane dalla perfezione meccanica.

5. Volkswagen Sharan (2010–2015) – 1.4 TSI / 2.0 TDI

La monovolume tedesca, ancora in circolazione in Italia, soffre di problemi allo sterzo, sospensioni posteriori e centraline elettroniche. Prediligere versioni successive e con tagliandi certificati .

6. BMW Serie 5 (F10/F11 – 2010–2016) – 2.0 e 3.0 benzina/diesel

Molti proprietari hanno segnalato guasti a sospensioni, piantone sterzo, climatizzatori e cuscinetti. Modelli con chilometraggio elevato e scarsa manutenzione possono diventare un boomerang serio.

7. BMW Serie 2 Active Tourer (2014–2020) – motorizzazioni 1.5/2.0

Questa compatta MPV ha evidenziato problemi all’impianto multimediale, blocchi idraulici e plastiche interne che si deteriorano. Meglio evitarla se cerchi abitudini di affidabilità.

8. Dacia Dokker (2012–2020) – 1.5 dCi

La multispazio rumena mostra criticità su materiali interni, sospensioni e affidabilità del motore Diesel 1.5 dCi. I guasti frequenti rendono il modello meno conveniente di quanto sembri .

9. Dacia Logan (2013–2020) – 1.2 TCe / 0.9 TCe

Il benzina turbo 1.2 TCe e il più compatto 0.9 TCe hanno evidenziato problemi al cambio automatico, impianto elettrico e sistema idraulico. Il livello di affidabilità è inferiore a molti competitor .

10. Opel Crossland (2017–2023) – 1.2 benzina / 1.5 diesel

Questa crossover urbana ha avuto frequenti guasti a schermo touch, sensori di parcheggio, batteria, filtro diesel e sospensioni. Meglio valutarla solo se certificata e in ottime condizioni .

11. Peugeot 308 (2014–2018) – 1.6 THP / 1.6 HDi

Il motore 1.6 THP fino al 2015 soffre di depositi di carbonio; la versione THP post-2015 è più affidabile. In generale la 308, soprattutto con cambio automatico AL4, ha evidenziato malfunzionamenti e costi elevati .

ATTENZIONE AL PURETECH!

Auto con motore PureTech (2015–2022) – 1.2 turbo benzina 110 / 130 CV

Una menzione a sè per il motore forse più problematico degli ultimi anni, ossia il famigerato 1.2 PureTech a 3 cilindri, sviluppato da PSA (oggi Stellantis): è stato montato su tantissimi modelli Peugeot, Citroën, DS, Opel e anche su alcune Fiat recenti. Nonostante i buoni dati su carta (potenze tra 110 e 130 CV, consumi contenuti), il propulsore ha generato guasti ricorrenti gravissimi. Ecco i difetti più segnalati:

  • Cinghia di distribuzione a bagno d’olio che si degrada precocemente (anche prima dei 60.000 km).
  • Residui della cinghia che ostruiscono le pompe olio, provocando danni al motore.
  • Rumori anomali, cali di potenza, spie motore accese.
  • Costi di riparazione elevatissimi, spesso con necessitĂ  di sostituzione completa del motore.

Modelli da evitare con motore PureTech:

  • Peugeot 208 (2015–2022)
  • Peugeot 2008 (2015–2021)
  • Peugeot 308 (2015–2021)
  • CitroĂ«n C3 (2016–2022)
  • CitroĂ«n C4 e C4 Cactus
  • CitroĂ«n C3 Aircross / C4 Aircross
  • DS3 / DS4 / DS7 Crossback
  • Opel Crossland X / Opel Corsa F (con motorizzazioni PSA)
  • Fiat 500X (versioni dopo fusione con PSA)

La casa madre ha effettuato diversi richiami e aggiornamenti tecnici, ma non tutti i motori sono stati sistemati correttamente. Anche i modelli venduti come “revisionati” possono essere a rischio se non documentati con interventi precisi sulla cinghia e il circuito dell’olio.

📌 Consiglio: Se stai valutando un’auto con motore PureTech, pretendi la sostituzione certificata della cinghia e un controllo completo del circuito di lubrificazione. In caso contrario, meglio evitare del tutto questi modelli.

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