Benzina Blu: è legale? Vantaggi e svantaggi

Benzina Blu: è legale? Vantaggi e svantaggi

1 Luglio 2025
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La benzina blu è spesso al centro di curiosità e dubbi tra gli automobilisti italiani. Ma cos’è davvero? Qual è la sua storia? E perché non può essere utilizzata sulle nostre auto private?

Scopriamolo in questa guida completa, tecnica ma chiara.

Cos’è la benzina blu e perché si chiama così

La benzina blu è una normale benzina alla quale viene aggiunto un colorante specifico di colore blu. La funzione non è estetica, ma fiscale e normativa: serve a identificarla come carburante destinato a usi agevolati o specifici, come il settore nautico e agricolo.

Il colore blu deriva da additivi organici azoici che:

  • Non modificano la resa energetica del carburante.
  • Non influiscono sulla combustione.
  • Consentono di individuarla immediatamente durante i controlli.

Storia della benzina blu

Benzina Blu che c'è sviluppi futuri e storia ruotemagiche

La storia della benzina blu risale agli anni ‘60-‘70, quando in Europa si iniziò a differenziare i carburanti agevolati per scopi agricoli o nautici con un colore diverso. In Italia:

  • Negli anni ‘70-‘80 si usava un additivo colorante rosso per il gasolio agricolo.
  • Negli anni ‘90 si introdusse il blu come standard internazionale per la benzina destinata alla nautica, soprattutto per i motori fuoribordo e gli yacht di piccola cilindrata.
  • Oggi il colore blu è sinonimo di carburante nautico o agevolato. Le normative italiane vietano l’uso di benzina blu per veicoli stradali, riservandola esclusivamente a motori marini o specifici macchinari agricoli.

Come funziona e che additivi contiene

Tecnicamente, la benzina blu è composta da:

  • Idrocarburi leggeri C4-C12, come la benzina verde normale (RON 95-98).
  • Additivi detergenti specifici per i motori marini, che riducono depositi di gomma e lacche su iniettori e valvole.
  • Additivi antiossidanti, per garantire la stabilità chimica del carburante anche dopo lunghi periodi di stoccaggio nei serbatoi delle imbarcazioni.
  • Coloranti azoici blu, che si legano chimicamente agli idrocarburi senza modificarne il potere calorifico.

Dove si usa davvero la benzina blu

La benzina blu è utilizzata in Italia e in Europa:

  • Nel settore nautico, per imbarcazioni da diporto, gommoni, motoscafi e moto d’acqua.
  • In minima parte nel settore agricolo, laddove richiesto.
  • Per piccoli motori a due tempi in ambito professionale (motoseghe, decespugliatori) dove la colorazione blu segnala la presenza di olio nella miscela.

È legale usarla per l’auto?

No, non è legale. La benzina blu è fiscalmente agevolata, quindi usarla su un’auto stradale comporta:

  • Multe superiori a 7.000 €, come previsto dall’Agenzia delle Entrate.
  • Sequestro del veicolo in caso di frode fiscale ripetuta.
  • Problemi al motore se la benzina blu non rispetta gli standard Euro 6 o Euro 7, a causa di possibili residui incombusti non tollerati dai catalizzatori di ultima generazione.

Prezzo aggiornato della benzina blu in Italia (Luglio 2025)

Dai principali distributori nautici italiani:

Destinazione d’usoPrezzo medio al litro (Luglio 2025)
Nautica1,65 € – 1,78 €
Agricola (dove concessa)1,52 € – 1,60 €

💡 Nota: il prezzo varia in base alle accise regionali e al tipo di distributore (porto turistico o industriale).

Quali auto possono usarla senza danni

Dal punto di vista tecnico, qualsiasi auto a benzina potrebbe bruciarla, poiché la base chimica è la stessa della benzina verde. Tuttavia:

  • È vietata per legge su strada.
  • Non sempre contiene gli stessi additivi pulenti previsti per le benzine premium stradali.
  • Può alterare il funzionamento dei catalizzatori Euro 6/Euro 7 in caso di composizione non omologata per uso automobilistico.

Vantaggi e svantaggi reali

Vantaggi:

  • Prezzo inferiore per gli usi nautici.
  • Contiene additivi specifici anti-umidità, utili per serbatoi di barche.
  • Colorazione immediata per identificazione legale e fiscale.

Svantaggi:

  • Uso vietato sulle auto, con multe pesanti.
  • Potenziale ridotta compatibilità con sistemi ambientali Euro 6d e Euro 7.
  • Non venduta nei normali distributori stradali.

Sviluppi futuri: i carburanti colorati

Le prospettive future vedono:

  • L’introduzione di carburanti sintetici (e-fuel) con colorazioni dedicate per distinguerli dai combustibili fossili tradizionali.
  • L’uso di colori diversi per benzina sintetica, bioetanolo e miscele a basso impatto ambientale, come proposto dalle normative europee entro il 2035.
  • Sistemi di tracciamento chimico-colore per evitare frodi fiscali, come già avviene nel settore aeronautico.

Curiosità: la benzina blu nei motori aeronautici

In aviazione leggera si usa un carburante denominato AVGAS 100LL, spesso di colore blu, che però non è la stessa benzina blu nautica: l’AVGAS è un carburante avio con piombo tetraetile, vietato per le auto stradali.

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