
Il programma Euro NCAP è nato nel 1997 su iniziativa dell’Unione Europea e di organizzazioni indipendenti per valutare la sicurezza reale delle auto nuove vendute nel continente. Prima della sua introduzione, le prove di sicurezza erano interne alle case automobilistiche, senza standard comparabili.
Con Euro NCAP, invece, vengono effettuati test standardizzati, ripetibili e severi, simulando incidenti reali e misurando scientificamente la capacità di proteggere occupanti e utenti della strada.
I crash test Euro NCAP sono composti da prove tecniche approfondite e ripetibili che simulano incidenti reali in laboratorio e su pista con manichini strumentati. Di seguito l’approfondimento completo su ogni tipologia di prova con spiegazioni dettagliate dei parametri, delle velocità, delle strutture utilizzate, delle rilevazioni e dei criteri di valutazione come da normativa vigente Euro NCAP 2025.
Tutti i crash test utilizzano manichini strumentati (Hybrid III e THOR) con sensori che rilevano oltre 200 parametri biomeccanici per determinare le probabilità di lesione fatale o grave. Euro NCAP classifica ogni auto su quattro macro-aree e assegna un punteggio percentuale complessivo più le stelle (da 0 a 5) per comunicare la sicurezza totale ai consumatori.
I crash test Euro NCAP valutano quattro aree principali:
Posizione | Modello | Categoria | Tipo motore | Punteggio sicurezza (%) |
---|---|---|---|---|
1 | Volvo EX90 | SUV grande | Elettrica | 96 |
2 | Tesla Model Y | SUV medio | Elettrica | 95 |
3 | Mercedes EQS | Berlina lusso | Elettrica | 95 |
4 | Toyota bZ4X | SUV compatto | Elettrica | 94 |
5 | Kia EV9 | SUV grande | Elettrica | 94 |
6 | Subaru Outback | Station wagon | Ibrida | 93 |
7 | BMW i5 | Berlina | Elettrica | 93 |
8 | Hyundai Ioniq 6 | Berlina | Elettrica | 92 |
9 | Volkswagen ID.7 | Berlina | Elettrica | 92 |
10 | Lexus NX | SUV medio | Ibrida | 91 |
11 | Audi Q8 e-tron | SUV grande | Elettrica | 91 |
12 | Renault Megane E-Tech | Crossover | Elettrica | 90 |
13 | Polestar 2 | Berlina | Elettrica | 90 |
14 | Skoda Enyaq iV | SUV medio | Elettrica | 89 |
15 | Mercedes GLC | SUV medio | Ibrida plug-in | 89 |
16 | Honda CR-V | SUV compatto | Ibrida | 88 |
17 | Mazda CX-60 | SUV medio | Diesel | 87 |
18 | Peugeot 408 | Berlina crossover | Ibrida | 87 |
19 | Volkswagen Tiguan | SUV compatto | Diesel | 86 |
20 | Opel Astra | Berlina compatta | Benzina/Diesel | 85 |
Mazda CX-60 (Diesel)
La nuova Mazda CX-60 con motore diesel mild hybrid da 3,3 litri si posiziona tra le più sicure grazie a telaio Skyactiv Multi-Solution, airbag centrali e laterali posteriori e sistemi completi di assistenza alla guida.
Volkswagen Tiguan (Diesel)
Mantiene struttura rinforzata MQB Evo, frenata d’emergenza attiva con riconoscimento ciclisti e airbag multipli di serie.
Opel Astra (Benzina/Diesel)
Ottiene buoni risultati grazie alla piattaforma EMP2 V3, sistemi avanzati di sicurezza attiva inclusi già dal modello base e peso contenuto che riduce l’energia trasmessa agli occupanti.
I motori endotermici restano presenti perché montati su piattaforme moderne con scocche ultra-rinforzate e tecnologie di assistenza complete. Tuttavia, il futuro vedrà una crescita costante di ibride ed elettriche ai vertici per maggiore rigidità torsionale e centro di gravità più basso.
Perché sono rimaste fuori dalla top 20
Le auto italiane, anche quest’anno, non figurano tra le prime 20 posizioni della classifica Euro NCAP 2025. Un dato che non sorprende gli addetti ai lavori, ma che fa riflettere su diversi aspetti tecnici e strategici.
1. Gamma attuale datata o di segmento inferiore
Fiat, Alfa Romeo e Lancia presentano una gamma composta principalmente da:
2. Strategie di posizionamento di gruppo
Con l’ingresso in Stellantis, i marchi italiani condividono pianali con Peugeot, Opel e Citroën, marchi che nelle versioni più equipaggiate ottengono ottimi punteggi Euro NCAP. Tuttavia, spesso le versioni italiane sono:
3. Focus su design e guida piuttosto che su sicurezza estrema
Da sempre, la filosofia italiana dell’automobile si concentra su:
4. Le auto sportive italiane e la sicurezza
Ferrari, Lamborghini e Maserati non compaiono perché non vengono sottoposte ai crash test Euro NCAP. Sono auto a produzione limitata e costi esorbitanti, destinate a un’utenza di nicchia. Tuttavia, la loro struttura in fibra di carbonio o alluminio garantisce un livello di protezione superiore alla media… sebbene l’impatto a 300 km/h sia letale per chiunque.
5. Una riflessione strategica
L’esclusione dalla classifica non significa che le auto italiane siano insicure o pericolose. Significa che non raggiungono i massimi punteggi nelle quattro categorie: occupanti adulti, bambini, pedoni e sistemi di assistenza. Sono auto costruite con filosofia diversa, adatte alla realtà urbana italiana, ma destinate a rimanere fuori dalle vette della sicurezza assoluta finché non verranno riprogettate su pianali di ultima generazione.
Amministratore di RuoteMagiche.it ed editore di questo blog in qualità di appassionato di automobili.